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lunedì 11 novembre 2024

SORRIDENDO — il Blog di Nicola Belcari

Nicola Belcari

Ex prof. di Lettere e di Storia dell’arte, ex bibliotecario; ex giovane, ex sano come un pesce; dilettante di pittura e composizione artistica, giocatore di dama, con la passione per gli scacchi; amante della parola scritta

Il decalogo del politico

di Nicola Belcari - giovedì 18 luglio 2024 ore 08:00

Machiavelli istruiva il Principe su come esercitare il potere con efficacia; il mini-manualetto in forma di decalogo che segue spiega all’autorità politica, detentrice di una qualche responsabilità, la maniera di trattare il cittadino che ha l’ardire di rivolgere una richiesta o presentare una proposta. L’homo politicus (che non sia del tutto sprovveduto) lo conosce o lo attua anche senza avere consapevolezza della sua codificazione, infatti possiede un istinto al galleggiamento: è la dote, in parte innata, in parte acquisita, dell’animale politico (zoon politikon).

1) Rinvio (del necessario appuntamento)

2) Anticamera (far attendere, poco o molto a seconda dei casi)

3) Costringere a ripetere la richiesta già nota (far sentire il postulante in tale scomoda posizione)

4) Divagazione (per offrire l’impressione di confidenza o complicità)

5) Rimandare la decisione (giorni, mesi o anni a seconda o nello stesso tempo)

6) Non rifiuto (non dire mai di no in modo esplicito)

7) Non dipende da me (la questione non è del tutto in suo potere. Burocrazia invincibile. Organismi superiori o addirittura inferiori. Essere o non essere, crisi d’identità)

8) Colpa (se ci sono colpe sono di altri)

9) Tempo prezioso (far pesare la generosità della persona indaffarata, anche in affari urgenti o importanti, oppure obblighi fastidiosi)

10) Affidare la questione ad altri (indicare nomi di persone ai quali rivolgersi che potrebbero incaricarsi della vicenda)

Il cittadino uscirà dall’incontro stordito e confuso. Ci sarebbe un paragone, invero piuttosto ardito, che rende la sensazione di aver subito sia pure in maniera delicata, ma l’educazione impedisce di ricorrervi.

Ovviamente la conoscenza del decalogo può essere utile al cittadino. Prima dell’incontro può prepararsi leggendo alcuni passi del Libro di Giobbe o alcune storie di maestri Zen. Egli poi durante l’incontro può seguirne lo svolgimento pensando, ad esempio: ecco il punto numero quattro, sta per accommiatarsi senza il punto numero sette? Potrà anche collaborare ricordando all’illustre interlocutore con cortesia: scusi signor assessore, non si sta per caso scordando il punto numero nove? Non vorrà congedarmi privandomene?

Con cordialità. Tolgo il disturbo.

Nicola Belcari

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