Lavoro lunedì 14 dicembre 2015 ore 20:01
Il caso Saeco finisce alla Leopolda

Una dipendente dell'azienda di Gaggio che fa tremare la montagna ha chiesto al Governo di intervenire contro le delocalizzazioni
ABETONE — Ha chiesto che sia introdotta una legge contro il comportamento delle multinazionali che licenziano e spostano la produzione all'estero come "sta facendo la Philips con la Saeco". Lei è Cinzia, ha 26 anni e lavora nell'azienda di Gaggio che ha annunciato 240 esuberi.
La vicenda dell'azienda, che rischia di avere pesanti ripercussioni sociali anche sul versante pistoiese dell'Appennino visti i tanti dipendenti che in quel lato della montagna risiedono, è arrivata insomma nel luogo su cui nel trascorso fine settimana tutti i riflettori sono stati puntati.
Sulla questione, che in Toscana ha già visto l'interessamento del consigliere per il lavoro del presidente Enrico Rossi, Gianfranco Simoncini, è intervenuto anche il ministro del lavoro Giuliano Poletti, dicendosi pronto a fare tutto il possibile per evitare i licenziamenti.
Un braccio di ferro che si annuncia molto duro viste la posizione dell'azienda che non ha accennato a spostarsi né al tavolo in Regione Emilia Romagna né a quello che si è svolto a Roma.
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