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Attualità venerdì 03 dicembre 2021 ore 17:06

Gli infermieri di famiglia per 16.757 in un anno

Uno dei team infermieristici di famiglia
Uno dei team infermieristici di famiglia

I professionisti sono uno ogni 4.000 cittadini e adesso in 36 coprono tutta la zona distretto pistoiese tra cure domiciliari e palliative integrate.



PISTOIA — Dalle loro postazioni presso gli ambulatori delle Case della Salute e dei Distretti dei rispettivi territori raggiungono le abitazioni degli assistiti, per prendere in carico il paziente ma, se necessario, anche gli altri appartenenti al nucleo familiare. Sono gli Infermieri di Famiglia e Comunità (Ifc), professionisti che seguono i pazienti già in carico ai servizio infermieristico per le cure domiciliari e per le cure palliative integrate: malati cronici e disabili, ma anche di pazienti non conosciuti. E adesso sono 36 attivi in tutto il territorio della zona distretto pistoiese.

Già operativi nei territori Agliana e Montale dal 2019 e nella Montagna pistoiese dallo scorso Giugno, gli Ifc ora sono presenti anche nella Casa della Salute di Quarrata e, grazie alle ristrutturazioni, nei Distretti di Belvedere, Fornaci e Bottegone

Sono in totale 36, tanti quante sono le cellule geografiche in cui è stato suddiviso il territorio: le aree geografiche di competenza per ciascun infermiere di famiglia sono state infatti individuate tenendo conto del numero degli utenti assistiti e degli accessi previsti a domicilio. Il rapporto medio è quello di un infermiere ogni 3.500-4.000 cittadini. Nel 2020 sono stati assistiti 16.757 pazienti non autosufficienti. Nel 2019 erano stati 11.433. 

L’implementazione di questo tipo di assistenza, che si realizza in sinergia con i Medici di Famiglia le Aggregazioni Funzionali Territoriali, è stata perseguita dal Dipartimento Infermieristico diretto dal dottor Paolo Zoppi: “E’ un modello all’avanguardia nell’assistenza e consente di esercitare una delle forme più avanzate e moderne dell’infermieristica", dichiara Zoppi.

Competenze trasversali, proattività d’intervento, prossimità alle famiglie e alla comunità e orientamento del paziente e del suo nucleo familiare all’accesso ai servizi e garanzia della continuità assistenziale, sono le parole chiave di questo servizio.

Gli Infermieri di Famiglia a casa dei pazienti adulti e pediatrici, anche complessi, svolgono numerose prestazioni: gestione delle stomie e delle Peg, sonde nutrizionali. Pazienti con sindromi geriatriche, in carico ai servizi di salute mentale, oncologici, con patologie croniche: ogni assistito e la propria famiglia hanno un IFC di riferimento che li segue con continuità nel tempo.

“E’ un ulteriore rafforzamento della nostra rete territoriale in tutti i comuni – ha sottolineato la dottoressa Anna Maria Celesti, presidente della Società della salute pistoiese. L’Infermiere di famiglia risponde ai bisogni di salute soprattutto da parte dei più fragili con un’offerta assistenziale di ben 12 ore al giorno per 365 giorni".


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