Attualità mercoledì 10 febbraio 2016 ore 17:00
I piccoli Comuni chiedono autonomia

L'Uncem ribadisce la propria posizione sulle fusioni dopo il caso del referendum a Cutigliano e Abetone. In programma una manifestazione
ABETONE — Ha assunto un significato di grande peso nel dibattito, soprattutto sulla montagna pistoiese, il termine 'fusione'. Mentre si avvicina la data in cui sul Comune unico dovranno pronunciarsi i cittadini di Piteglio e San Marcello, il 17 e 18 aprile, il clima resta ancora acceso ad Abetone dove i 'no' al referendum di novembre hanno prevalso.
Sulla prospettiva delle fusioni, l'Uncem Toscana presieduta da Oreste Giurlani ha già detto la sua: “In un’ottica di innovazione istituzionale non siamo contrari alle fusioni dei Comuni - ha detto Giurlani – tant’è che quelle realizzate in Toscana riguardano quasi tutte Comuni montani, ma siamo nettamente contrari sia a decisioni calate dall’alto, cioè alle proposte di legge nazionali che annullino le autonomie comunali, sia a decisioni che non tengano conto della volontà delle popolazioni, come le leggi regionali".
“È stato fatto passare - ha aggiunto il presidente di Uncem - il concetto che il superamento dei piccoli Comuni sarebbe decisivo per la qualità dei servizi ed il risanamento dei conti pubblici, ma nessuno si è preso la briga di valutare i costi sociali di una tale operazione sulle stesse comunità e territori", ha aggiunto Giurlani.
Da qui la volontà di procedere con la manifestazione con cui Uncem Toscana e i Comuni montani, rurali e minori rivendicano il diritto all'autonomia. L'appuntamento è venerdì nella Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi a Firenze alle ore 10. All’ordine del giorno, in prima linea, le fusioni dei Comuni e il ruolo delle istituzioni.
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