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Cronaca sabato 08 luglio 2023 ore 08:09

Falso cibo italiano, sequestro da 140 tonnellate

guardia di finanza

L'operazione è stata condotta dalle Fiamme Gialle di Torino ed ha portato a individuare in Toscana il deposito e la centrale d'acquisto e smercio



PROVINCIA DI PISTOIA — Funghi, olive, pomodori, verdure di varie tipologie spacciate per italiane ma che in realtà venivano prodotte ed importate dall’Ungheria e Paesi Bassi: è la gigantesca frode alimentare scoperta dalla guardia di finanza di Torino con base in Toscana, nel Pistoiese, quanto a deposito e centrale di acquisto e smercio.

Sono state oltre 140 le tonnellate di alimenti sequestrati, cautelate anche 3 linee industriali utilizzate per la lavorazione, e 2 le persone denunciate. La merce cautelata, se immessa in commercio, avrebbe fruttato un illecito guadagno di circa 4 milioni di euro.

L’operazione condotta dalle Fiamme Gialle del gruppo Pronto impiego Torino e coordinata dalla procura del capoluogo piemontese ha avuto inizio nei giorni scorsi, quando i finanzieri hanno notato sugli scaffali di alcuni negozi prodotti alimentari preconfezionati reclamizzati come di origine italiana, attraverso l’inequivocabile simbologia della bandiera tricolore e dello Stivale, nonostante dalle indagini sia emerso che gli stessi fossero stati, invece, interamente realizzati in altri Paesi Ue.

I militari hanno quindi proceduto a ricostruire l’intera filiera distributiva, attraverso l’esame analitico dei flussi degli approvvigionamenti. Le indagini hanno portato in Toscana: i finanzieri hanno scoperto un deposito nella provincia di Pistoia, dove è stato anche individuato lo stabilimento che procedeva ad acquistare le confezioni dei prodotti alimentari di origine non domestica, già etichettate con la simbologia riconducibile all’italianità, per poi immetterli sul mercato.

I cibi sono stati sequestrati nel corso delle perquisizioni disposte nei confronti di due imprenditori italiani che ora dovranno rispondere dei reati di frode in commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci. Sequestrate anche le etichette pronte per essere utilizzate su prodotti già confezionati, anch’essi provenienti dall’estero, e le linee industriali utilizzate per tale lavorazione.

Sulla vicenda interviene il direttore di Coldiretti Pistoia Francesco Ciarrocchi: "L’ennesimo sequestro di falsa produzione agricola italiana operato dalle nostre forze dell’ordine - sono le sue parole affidate ad una nota - oltre ad ingannare i consumatori, crea un doppio danno agli agricoltori: diretti perché la presenza di merce ‘fasulla’ falsa le regole del mercato e riduce il reddito; indiretti perché i consumatori finiscono per credere che il ‘gusto’ del pomodoro estero sia quello italiano”.


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