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Attualità sabato 26 giugno 2021 ore 08:51

Due giorni di studi per il vescovo Atto

locandina

Nell'ambito dell'Anno Santo Iacobeo, ecco il seminario che ricostruisce la figura del monaco vallombrosano vescovo di Pistoia all'alba del Medio Evo



PISTOIA — Un vescovo poco conosciuto ma che ha contribuito a scrivere la storia di Pistoia e non solo: proprio su di lui, Sant’Atto, monaco vallombrosano e vescovo di Pistoia (+ 1153), è incentrata una due giorni di approfondimento organizzata dalla Chiesa Cattedrale in collaborazione con il Comitato di San Jacopo di Pistoia e l’Università di Firenze per oggi e domani nella Sala Maggiore del Comune di Pistoia dalle 10 alle 17,30 e in diretta streaming sul canale YouTube della Diocesi di Pistoia.

L’evento, compreso nel cartellone ufficiale dell’Anno Santo Iacobeo, è stato curato da Francesco Salvestrini, professore associato di storia medievale dell’Università degli studi di Firenze, uno dei massimi esperti dell’Ordine benedettino vallombrosano, con la collaborazione tecnica di Anna Agostini e Silvia Gualandi.

Attraverso la partecipazione di molti relatori che negli anni hanno analizzato la figura del vescovo e del suo contesto culturale ed ecclesiale, si cercherà di far chiarezza sulle scelte politico-religiose dell’epoca con uno sguardo prospettico sul territorio italiano e sui legami con Santiago de Compostela.

Il convegno tratterà della figura di Atto come agiografo di San Giovanni Gualberto (il fondatore dell’Ordine di Vallombrosa) e protettore della sua congregazione, del monachesimo riformato dell’Italia centro-settentrionale e descriverà alcuni aspetti chiave della Chiesa pistoiese in quel periodo. 

L’ultima sessione del convegno illustrerà i risultati dell’indagine antropologica e paleopatologica effettuata sul corpo del Santo nel dicembre 2019. I resti di Atto, perfettamente mummificati, si custodiscono nella Cattedrale di Pistoia, nella cappella di San Rocco, nella testata destra della chiesa, accanto alla Sacrestia.

Tra i relatori, accanto a Salvestrini saranno presenti docenti universitari come Luca Mannori (Università di Firenze – Società pistoiese di storia patria), Nicolangelo D’Acunto (Università Cattolica del Sacro Cuore, Brescia) e Mauro Ronzani (Università di Pisa), storici locali esperti dell’epoca come Lucia Gai (Centro italiano di Studi Compostellani), Giampaolo Francesconi (Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, Roma) ed Elena Vannucchi. Le altre sessioni dedicate alla fama postuma di Atto saranno accompagnate dalla riflessioni di Antonella Degl’Innocenti (Università di Trento) e Jacopo Righetti (Università di Trento). 

Una sessione del convegno - realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia - sarà dedicata alle indagini eseguite sul suo corpo mummificato avviate da Rossana Cecchini (Università di Pisa) e portate avanti da un’équipe di studiosi composta da Agata Lunardini, Simona Minozzi, Antonio Fornaciari, Gino Fornaciari, Valentina Giuffra. Paolo Peri (Università del Salento, Lecce) interverrà a illustrare le vesti episcopali di Atto, mentre chiuderà il convegno Maria Valbonesi con una relazione dedicata al rapporto che lega Sant’Atto e i pistoiesi.


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