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Le storie di Francesco Nesi

di - martedì 26 febbraio 2019 ore 07:00

Francesco Nesi

Francesco Nesi è nato in Toscana a San Casciano Val di Pesa, il 30 settembre del 1952, attualmente vive e lavora a Tavarnelle Val di Pesa. La sua ultima mostra “Nel segno della luna” è ospitata nei suggestivi spazi di Palazzo Pretorio a Certaldo. In Italia molte città hanno ospitato le sue mostre: Ferrara, Parma, Lucca, Bari, Roma, Siena, Torino e in Europa la sua attività espositiva ha raggiunto la Germania, la Francia, il Portogallo, la Spagna ottenendo sempre importanti riconoscimenti. Come scrive in catalogo Francesca Bogliolo “ La leggerezza, da intendersi in senso calviniano come la capacità di planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore, pervade l’atmosfera pittorica regalando suggestioni narrative. Elementi paesaggistici riconoscibili si sovrappongono a situazioni oniriche: la composizione assume le fattezze di un mosaico di vita in cui passato, presente e futuro si incontrano annullandosi a vicenda.” E’ proprio il segno della leggerezza e della lievità che pervade l’opera di Nesi, che, pur nella difficoltà del nostro vivere, riesce a trovare sogni e utopie in grado di illuminare il nostro presente e portarci verso un regno della felicità. La linea fantastica trova in Nesi un cantore ideale, che riesce a immaginare percorsi diversi e lirici per le sue storie, sempre impaginate in un ricco diario cromatico.

Vorremo partire dalla fine del tuo viaggio, ci puoi parlare di questa ultima tua mostra e del suo significato.

E’ una mostra che raccoglie un nucleo importante di opere, che vanno dalla grafica al colore. Sono partito dal segno della figura e dei personaggi per arrivare a colorare tutti gli spazi per dare un simbolo di vita e di armonia ai miei dipinti. La mostra si sviluppa su tre valori fondanti: l’amore, l’amicizia ed il rispetto della natura.

Recentemente hai portato le tue opere in Portogallo ed hai realizzato i manifesti per il Festival Internazionale Sete Sois Sete Luas ci vuoi raccontare questa tua esperienza.

E’ stata un’esperienza molto bella, c’è una grande attenzione per l’arte italiana e mi sono avvicinato anche all’opera dello scrittore Saramago, che è stato presidente onorario del Festival.

Quali sono i progetti a cui stai lavorando dopo questa importante mostra pubblica.

Sto lavorando per il Comune di Rivisondoli, dove mi hanno chiesto di realizzare il manifesto della importante rassegna del Presepe Vivente e qui realizzerò un’altra mostra personale per portare i miei sogni e le mie fantasie in questi spazi molto belli. E’ un piccolo comune dell’ Abruzzo che tiene molto a questa tradizione natalizia che porta in questo piccolo paese un turismo culturale da ogni parte d’ Italia.

Nei tuoi dipinti fantastici compare sempre questo personaggio con il cappello che segue i tuoi dipinti. Che significato assume questa figura ?

Ogni mio dipinto ha una sua storia, però c’è un filo che unisce tutti i miei lavori , dove si colloca la luna e i personaggi che ambiento in vari luoghi reali o fantastici. Tutta la mia pittura è un unico racconto costruito attraverso immagini e invenzioni sempre nuove.

La Toscana celebra quest’anno i cinquecento anni della nascita di Leonardo. Quale il tuo rapporto con questo grande artista e con la tua terra ?

Sento molto questa tradizione e in questo anno, insieme ad altri artisti, celebriamo questa figura con una mostra a lui dedicata a Vinci nella Scuola di Ottica, dove ognuno cercherà di far rivivere a suo modo l’arte di questo genio del nostro rinascimento.

Nel tuo mondo poetico la musica è molto importante, a volte dipingi dei musicisti e guardando la tua opera sembra di ascoltare una musica che si sprigiona dalla tua opera.

La musica è molto importante, cerco sempre di abbinare al musica al mio lavoro creativo, la musica e l’arte possono diventare un veicolo importante di comunicazione ed unire popoli e culture diverse.


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