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Norma ammazza stalle, salvi 150 allevamenti toscani

Fuori dalla direttiva europea sulle emissioni industriali gli allevamenti bovini da latte e carne. Zootecnia regionale: giro d'affari da 500 milioni

Foto di archivio

Un settore cardine del Made in Italy tira un sospiro di sollievo in seguito alla decisione a livello europeo di lasciar fuori gli allevamenti bovini da latte e da carne dalla nuova direttiva sulle emissioni industriali. In Toscana, secondo Coldiretti, sono almeno 150 le stalle che non rischiano più di essere “assimilate” alle fabbriche in seguito all’accordo raggiunto tra Europarlamento e Consiglio.

"Più penalizzato invece dal compromesso esce – denunciano Coldiretti Toscana e Filiera Italia - il settore suino, in particolare quello degli allevamenti da ingrasso mentre poco significative sono le modifiche introdotte al settore avicolo, con qualche eccezione per le ovaiole. Il compromesso seppur non riconosca a pieno la posizione del Parlamento europeo che in plenaria si era pronunciato a favore del mantenimento dello status quo, corregge molti degli eccessi contenuti nella posizione iniziale della Commissione che prevedeva una piena inclusione di tutto il settore bovino e rigidissimi limiti per il settore suino ed avicolo". 

Il comparto della zootecnia contribuisce con quasi 500 milioni di euro di valore della produzione regionale grazie alla presenza e al lavoro di oltre 10mila allevamenti, pari ad un quinto delle aziende agricole secondo l’Irpet.