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Test d'allerta nelle Marche, ma occhio agli sconfinamenti

Potrebbero suonare anche in Toscana i cellulari per via delle prove tecniche del sistema IT-Alert, specialmente nelle zone di confine

Il testo della notifica che arriva sui telefonini

La Toscana ha affrontato il test nel Giugno scorso e ora tocca alla regione Marche, dove domani verso mezzogiorno verrà sperimentato il sistema IT-Alert con una notifica di prova dell'allerta catastrofi. Occhio però agli sconfinamenti, perché è possibile che anche in Toscana chi si trova nelle zone di confine possa ricevere il messaggio di test sul proprio cellulare.

Al momento della ricezione, non sarà necessaria nessuna azione, soltanto la presa visione del messaggio. Chi vorrà potrà poi compilare il questionario anonimo al quale il test rimanda, necessario per perfezionare il sistema nei prossimi mesi.

IT-Alert è un nuovo sistema di allerta pubblico del Dipartimento nazionale di Protezione Civile, pensato per informare in tempo reale la popolazione raggiungendola direttamente sui propri smartphone. 

Il sistema IT-Alert dirama a tutti i telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica messaggi utili in caso di gravi emergenze, catastrofi imminenti o in corso. Attualmente è in fase di sperimentazione sul territorio nazionale attraverso alcuni test, che riguarderanno di volta in volta regioni diverse. 

La Toscana è stata la prima regione italiana nella quale è stato sperimentato il test a livello regionale, lo scorso 28 Giugno. Ecco di seguito tutte le date dei test nelle regioni limitrofe alla Toscana:

Quando IT-Alert sarà operativo, in caso di eventi emergenziali, integrerà le modalità di informazione e comunicazione già previste per informare la popolazione, con l’obiettivo di favorire l’adozione di misure di autoprotezione adatte alla specifica tipologia di rischio ed al contesto di riferimento.

IT-Alert si basa sulla tecnologia cell-broadcast: una volta attivato un allarme ed impostata una data zona, viene trasmesso un messaggio unidirezionale dai ripetitori Gsm verso tutti i dispositivi in quell’area. Il sistema non invia un Sms, non utilizza nessuna app e dunque non raccoglie alcun dato del dispositivo, compresa la posizione. La stessa tecnologia è utilizzata da tempo in molti Paesi europei, non soltanto in caso di gravi emergenze.