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Ciaran allaga campi e aziende, economia in ginocchio

La violenta ondata di maltempo ha provocato danni ingenti al sistema produttivo toscano che inizia a quantificare le perdite

Uno dei vivai allagati nel Pistoiese
Uno dei vivai allagati nel Pistoiese

Dall'agricoltura all'industria, dal commercio all'artigianato, il sistema produttivo toscano messo in ginocchio dalla tempesta Ciaran inizia a contare i danni e a quantificare le perdite.

Nel Pistoiese sono i vivai a piangere lacrime amare, allagati completamente con piante e fiori compromessi dal fango e dall'acqua. Ovunque però l'agricoltura ha subito un contraccolpo tremendo. Le olive ancora sugli alberi sono cadute a terra, i campi sono rigonfi d'acqua, le serre scoperchiate dal vento. Come se non bastasse, molte sono state le aziende rimaste a lungo isolate o prive di corrente elettrica.

Secondo le stime Confagri i danni derivanti dal meteo in Italia nel 2023 si aggirano sui 5-6 miliardi di euro.

Perdite ingentissime per le imprese fra Prato, Pistoia e Lucca sono lamentate da Confindustria Toscana Nord per via delle alluvioni, in particolare nel distretto pratese alle prese con fango e detriti, mancanza di acqua potabile ed energia elettrica, reti di comunicazioni in tilt e servizi limitati.

Una prima stima dei danni parla di "molte decine di milioni di euro" specialmente nel Pratese, dal capoluogo alla Val di Bisenzio, a Campi Bisenzio e Calenzano ma anche nel Pistoiese fra Quarrata, Agliana e Montale, Lamporecchio e Monsummano. Gravi i danneggiamenti agli impianti di produzione. Non sono state risparmiate neppure Lucchesia e Versilia.

Il presidente di Confindustria Toscana, Mauro Bigazzi, annuncia l'attivazione delle task force a supporto delle aziende danneggiate.