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Rischio valanghe su Apuane e Appennino

Gli esperti della Forestale hanno sorvolato le montagne toscani. In Appennino avvistata una valanga sul Campolino. Diffusi cedimenti sille Apuane

Dopo Big Snow, la perturbazione che la scorsa settimana ha fatto trascorrere 48 ore da incubo a migliaia di persone, gli uomini del Servizio Meteomont hanno verificato con un volo in elicottero la situazione del manto nevoso che ha ricoperto i crinali delle montagne toscane, registrando numerose situazioni critiche soprattutto al confine fra la Toscana e l'Emilia Romagna. 

L'itinerario percorso in volo è iniziato sull'Appennino al Lago Santo proseguendo poi per Abetone, Val di Luce, monte Cimone, Campolino, monte Gomito, Castelnuovo Garfagnana e poi il passo delle Radici, monte Giovarello, monte Prado, monte Cusna,  Asta, Febbio, il Cimone, Abetone Val di Luce e infine le Apuane.

Sul versante toscano dell'Appennino, nelle province di Pistoia e Lucca, lo spessore del manto nevoso è risultato in costante diminuzione anche a causa del vento molto forte. Una valanga di neve superficiale a debole coesione, di media grandezza, ha interessato, probabilmente il 3 o il 4 febbraio, il crinale occidentale della cresta di Campolino, riversandosi nel torrente dell'Orrido di Botri, in località Balzo delle fate.  

Sul versante orientale delle Alpi Apuane,  meno esposto all'azione del vento, sono stati individuati diffusi scaricamenti di neve lungo i pendii con inclinazione superiore a 60 gradi. Nel versante apuano della provincia di Massa la quota neve è in rapido aumento ma non sono emersi problemi particolari.

Il Servizio Meteomont è svolto dal 1978 dal Corpo forestale dello Stato e dal Comando Truppe Alpine, in collaborazione col Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare