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Quanto chiasso c'è in Toscana, ecco le zone più rumorose

Le strade sono fonti di inquinamento acustico come le attività produttive. Nei centri urbani le criticità emergono da circoli e pubblici esercizi

Una strada trafficata a Firenze - foto di archivio

La Toscana è un territorio rumoroso? La riposta la fornisce Arpat attraverso l'analisi relativa all'inquinamento acustico contenuta nell’Annuario dei dati ambientali che, ogni 12 mesi, l'agenzia pubblica nel periodo autunnale.

Lo scorso anno Arpat ha svolto controlli strumentali su 9 sorgenti stradali - 1 autostrada, 7 strade urbane e 1 extra-urbana - verificando il superamento dei valori del rumore previsti dalla normativa in tre strade urbane. Oltre a ciò, il personale dell'agenzia regionale è stato impegnato nella caratterizzazione acustica di 11 sorgenti di rumore stradale - 10 strade urbane e 1 extra-urbana - all’interno di specifiche convenzioni tese al monitoraggio delle emissioni acustiche o alla caratterizzazione del clima acustico per la mitigazione del rumore.

Per quanto riguarda, invece, il controllo dell’inquinamento acustico generato da attività produttive, le sorgenti di rumore controllate, nel 2022 sono state 59 nella metà delle quali (51%) il personale addetto al controllo ha verificato che il rumore andava oltre i limiti previsti dalla normativa. Il numero degli accertamenti realizzati lo scorso anno risulta superiore rispetto agli anni precedenti: 51 nel 2020 e 52 nel 2021.

La maggior parte dei controlli, inoltre, è stato svolto su pubblici esercizi e circoli privati, attività che spiega ancora Arpat si confermano le sorgenti più critiche in ambito urbano.
L’agenzia effettua controlli strumentali per la verifica dell’inquinamento acustico solo su richiesta dei singoli Comuni.