Attualità

In montagna la notte degli Oscar è verde

Andrea Signorini ha vinto l'Oscar Green dedicato ai giovani imprenditori del settore agricolo nell'ambito del progetto per la Montagna Pistoiese

Stefania Saccardi con Andrea Signorini

E’ stato Fabrizio Tesi, vicedirettore di Coldiretti Toscana, a consegnare alla presenza dell'assessore regionale e vicepresidente di giunta toscana Stefania Saccardi l’Oscar Green ad Andrea Signorini, giovane imprenditore agricolo di Spignana in rappresentanza di Made in PiT, che ha vinto il premio di Coldiretti Giovani Impresa nella categoria Fare Rete. Made in PiT è il progetto integrato territoriale A.L.T.A. Montagna Pistoiese, che ha avuto il premio regionale e che ora concorre al riconoscimento nazionale.

“Siamo orgogliosi che Pistoia abbia avuto questo riconoscimento – ha dichiarato Tesi che di Coldiretti è anche presidente provinciale pistoiese - che valorizza la capacità dei giovani pistoiesi di creare imprese agricole e di valorizzare il territorio montano”.

“La nostra montagna pistoiese ha tanto da darci ma va salvaguardata – ha dichiarato Signorini -. Per questo ho aderito con la mia impresa a Made in PiT, cercando insieme ad altre aziende di salvaguardare la montagna da un punto di vista idrologico ed ambientale, anche grazie allo sviluppo delle imprese agricole del territorio”.

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Ma ecco le motivazioni del premio a Made in Pit all'insegna della resilienza: "A.L.T.A. Montagna Pistoiese, Progetto integrato territoriale (PiT): un milione di euro di investimenti destinati all’ecosostenibilità da parte di 19 soggetti, a cui si aggiungono altri 21 partecipanti indiretti. In totale 40 organizzazioni tra enti di ricerca, aziende agricole, associazioni, enti locali coordinati da Impresa Verde-Coldiretti Pistoia. Realizzazioni e/o ripristino di laghetti, abbeveratoi, sentieri, muretti a secco, recinzioni sono alcune delle attività del progetto, cofinanziato con i fondi del Piano di sviluppo rurale della Regione Toscana, che coinvolgono il territorio dei comuni di Abetone Cutigliano e di San Marcello Piteglio, 21 mila ettari, tra i 322 e i 1.937 metri sul livello del mare". 

"Le opere realizzate e le ricerche agronomiche e sociali da parte dell'università di Firenze (che daranno ai decisori pubblici e privati elementi utili alla pianificazione) - recita ancora la motivazione - hanno una ricaduta economica immediata e prospettica. Il progetto è volano di ulteriori investimenti. A partire dalla presenza dell'agricoltura in montagna, il progetto mette in campo azioni per tutelare il paesaggio, l'ambiente e la biodiversità, favorendo lo sviluppo socio-economico sostenibile della popolazione. Il PIT è un proficuo esempio di resilienza, la cui urgenza è ancora maggiore vista la pandemia, dove gli elementi ambientali, economici si tengono insieme con l'impatto sociale: preservando ambiente e favorendo sviluppo economico si rende più agevole la permanenza di residenti in montagna, che poi alimentano il ciclo economico e favoriscono la manutenzione del territorio".