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Saeco, ora si pensa al dopo accordo

Proposta dei sindacati rivolta agli imprenditori locali per esortarli a investire sullo stabilimento industriale di Gaggio Montano

"È un tema che va sicuramente approfondito, perché è importante che un'eccellenza come è stata Saeco negli anni passati possa non essere persa". Lo pensa Sonia Bonfiglioli, vicepresidente di Unindustria, che risponde all'appello lanciato dalla Fim Cisl dopo l'accordo raggiunto sullo stabilimento di Gaggio Montano. 

Una realtà che ha dato lavoro su entrambi i versanti dell'Appennino, pistoiese e bolognese.  "Mi dispiace quando un imprenditore vende - ha detto Bonfiglioli - so quanto è  duro fare impresa, anche nei momenti difficili della crisi. Però quando un'azienda vende alle grosse multinazionali, non ci sono più le radici sul territorio e questo episodio lo dimostra. Ecco perché io credo che se si riuscisse a fare un'operazione di recupero sarebbe eccezionale". 

L'accordo firmato pochi giorni fa esclude i 243 esuberi annunciati ma prevede forme di uscita volontarie con incentivi economici e cassa integrazione straordinaria fino alla fine dell'anno.