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L'addio dei lavoratori Saeco

Sono 239 gli operai che hanno scelto di aderire al piano volontario di uscita dallo stabilimento di Gaggio Montano dopo la lunga crisi aziendale

I primi 90 operai firmeranno oggi l'atto di conciliazione, mentre l'intera procedura si dovrebbe concludere tra il 12 e il 13 aprile. 

Per loro, spiega Marino Mazzini, segretario della Fim-Cisl di Bologna, è previsto un incentivo 75.000 euro lordi. 

E' lo stesso sindacalista a ricordare il "percorso durissimo" che ha portato a chiudere a inizio febbraio la vertenza con la multinazionale Philips, aperta dall'azienda olandese a fine novembre con la dichiarazione di 243 esuberi.

"Ora ci preoccupiamo di chi rimane - spiega Mazzini - l'azienda deve ricostruire un clima positivo. I lavoratori sono amareggiati per la vertenza" e per alcuni "è difficile" anche una certa "tenuta psicologica". 

Ora la guardia resta alta sugli investimenti promessi sullo stabilimento di Gaggio Montano. Si parla di 23 milioni di euro in tre anni. Ad oggi, spiega ancora il leader della Fim di Bologna, c'è allo studio "una nuova macchina ad alta tecnologia" che dovrebbe essere realizzata proprio nella fabbrica Saeco. "Vigileremo", assicura Mazzini.