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Referendum, per il Pd è un sì alla fusione

In una nota alcuni esponenti del Pd, sindaci compresi, commentano la consultazione che ha avuto risultati opposti a Cutigliano e Abetone

La nota reca le firme di  Bini, Fanucci, Braccesi, Danti, Fratoni, Baldi, Vanni e Niccolai ed evidenzia alcuni tratti che, secondo gli esponenti dem, orienterebbero a leggere in modo favorevole l'orientamento alla fusione dei cittadini. Ora, infatti, sarà il Consiglio regionale a dover decidere le sorti della possibile aggregazione in un unico ente alla luce dei risultati usciti dalle urne che vedono i sì concentrati a Cutigliano e i no concentrati ad Abetone. 

"Il primo dato da commentare - si legge nel comunicato - è il superamento della soglia di affluenza del 50% degli aventi diritto. Si tratta di un risultato molto positivo, che testimonia la grande attenzione e la partecipazione dei cittadini rispetto al tema. Il dato privilegia nettamente i Sì alla fusione, con una percentuale dei favorevoli che raggiunge i 3/4 dei voti espressi. Si tratta di un referendum consultivo, dunque non vincolante per il Consiglio regionale, ma certamente la volontà degli elettori è chiara e spinge in modo deciso verso la fusione".

"Ben 754 elettori su 1010 hanno scelto di aderire al nuovo Comune unico Abetone-Cutigliano: un risultato netto e straordinario - prosegue la nota - La scelta dei Consigli comunali di indire il referendum ed avviare un percorso condiviso sottostà alla volontà di accettarne l'esito nel risultato complessivo.La decisione in merito alla fusione è del Consiglio regionale che, a nostro avviso, dovrà tenere conto della nuova pagina che la giunta regionale ha aperto nel mandato in corso e della strategicità del tema per il governo centrale. Occorre adottare criteri e strumenti diversi dal passato, in grado di incoraggiare un maggior numero di fusioni rispetto alla legislatura precedente".

"In Regioni limitrofe alla nostra, a cominciare dall'Emilia-Romagna, il referendum si intende approvato nel risultato complessivo, ovvero conteggiando la somma totale di voti. Non fermiamoci di fronte al cambiamento: i sindaci Braccesi e Danti hanno dimostrato grande generosità e, visto il risultato favorevole del referendum, ancora più convinti della necessità di procedere spediti verso il Comune unico. Le riforme istituzionali e il processo associativo fra Enti locali sono al centro del progetto per la Toscana e dell'azione di governo. Adesso è il momento di dimostrarlo con coraggio e atti concreti".