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"Sanità al collasso, assumete", allarme sindacati

Sono 40 infermieri, 20 medici, 5 operatori socio sanitari, 60 tecnici sanitari e circa 15 amministrativi i profili mancanti secondo le stime Cgil

Col blocco delle assunzioni la situazione è critica

Sono 40 infermieri, 20 medici, 5 operatori socio sanitari, 60 tecnici sanitari e circa 15 amministrativi. E mancano all'appello degli organici sanitari del Pistoiese secondo le stime della Cgil Funzione Pubblica che ad essi somma l'assenza dei 20 professionisti sospesi perché non vaccinati. L'allarme è rilanciato oggi dal segretario generale della Cgil Fb Pistoia e Prato Massimo Ciuti che fa il punto sulla situazione territoriale dopo la comunicazione da parte degli organismi sindacali alla prefettura della proclamazione dello stato di agitazione del personale della sanità pubblica locale. 

Ciuti non esclude che lo stato di agitazione possa "sfociare in uno sciopero qualora non si rimuovesse il blocco delle assunzioni deliberato dalla Regione Toscana e subito applicato dalla Asl Centro. Ciuti evidenzia lo stato "dei professionisti sanitari, oramai esausti per l’eccesso dei carichi di lavoro e la drammaticità epidemiologica" e incalza "a tutela dei servizi e dei cittadini che richiedono salute, assistenza e cura".

Il periodo estivo, ricorda il sindacalista, con la necessità di far fruire le ferie al personale, è stato critico: "Si è chiuso un posto letto su quattro disponibili tra il San Iacopo e tutti gli altri presidi provinciali. Eppure il Covid è ancora presente e diffuso e le liste di attesa si allungano", dettaglia Ciuti. 

Su questa situazione il blocco delle assunzioni imposto a livello regionale scatena la tempesta perfetta: "Scegliere di tagliare, per motivi di tenuta dei bilanci, sul personale sanitario, in piena fase pandemica e con le liste di attesa in evidente sofferenza, appare irrazionale e miope", bacchetta Cgil che in prospettiva paventa il rischio chiusura dei servizi.