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Imprese in stallo ma volano chimica e plastica

Il primo trimestre chiude con un numero di realtà attive in tenuta rispetto alla crisi Covid. Aumentano i servizi, chiudono ingrossi e ristoranti

Chimica, gomma e plastica registrano +7,9% di imprese

Numero di imprese attive stabile rispetto all'anno prima, anzi leggermente superiore (+0,1%), con l'avanzata dei servizi di supporto alle imprese (+3,2%) e informatici (+2,2%) e chiusure pronunciate specialmente tra le attività all'ingrosso (-2,0%) e nella ristorazione (-1,0%) mentre vola letteralmente il numero di imprese nel settore chimico-farmaceutico e di gomma e plastica (+7,9%): è il quadro elaborato dalla Camera di commercio di Pistoia-Prato a fine marzo 2021 sull'andamento economico provinciale pistoiese per il primo trimestre dell'anno.

Confortante, secondo le analisi, anche per la capacità di tenuta a fronte della crisi innescata dal Covid-19: "Il tessuto imprenditoriale evidenzia a primo impatto segnali di tenuta nonostante la crisi pandemica", commenta la presidente dell'organo camerale interprovinciale Dalila Mazzi. "Da un’analisi più approfondita dei dati - prosegue - emerge un comportamento di attesa da parte di molti imprenditori. Sarà perciò necessario attendere la fine dell’effetto delle misure a sostegno delle imprese per verificare se realmente la demografia delle imprese rimarrà con segno più”.

Quello che rallenta in effetti sono i flussi, la dinamica della natimortalità imprenditoriale che va verso lo stallo, segno di incertezza dello scenario rispetto all’evoluzione della pandemia e alle prospettive di rilancio. Alla fine del primo trimestre 2021 nella provincia di Pistoia si contano 32.491 imprese registrate, di cui 27.893 attive. Al 31 marzo 2021, rispetto a marzo 2020, si riscontra dunque stabilità delle imprese attive (+0,1%). 

La tenuta del tessuto imprenditoriale è riconducibile quasi totalmente al settore delle costruzioni (+0,7% rispetto a marzo 2020) e allo sviluppo piuttosto sostenuto dei servizi (+1,1% in totale), soprattutto nelle componenti più prossime alle attività terziarie rivolte alle imprese: servizi informatici (+2,2%), servizi avanzati di supporto alle imprese (+3,2%), servizi operativi (+1,3%). Minore, ma comunque positivo, lo sviluppo delle imprese attive dedite ai servizi rivolti alle persone (+0,2%). 

Risultano invece in flessione le imprese attive in agricoltura (-0,8% rispetto a fine marzo 2020), nel commercio, la cui flessione complessiva (-0,4%) è dovuta esclusivamente alla contrazione delle attività all’ingrosso (-2,0%), e nel settore dei servizi turistici, di alloggio e ristorazione (-0,3% in totale, -1,0% nei servizi di ristorazione). 

Nel complesso negativo anche l’andamento delle imprese attive nel manifatturiero pistoiese (-0,6% in termini aggregati), settore all’interno del quale si registra la contrazione piuttosto pesante di tutto il comparto moda (tessile -1,6%, confezioni -1,7%, pelletteria -8,3%), cui si contrappongono un modesto sviluppo delle imprese dedite alla trasformazione alimentare (+0,7%), dell’industria del legno e del mobile (+2,0%) e della meccanica (+1,0%). Significativa la crescita dell’industria chimico-farmaceutica, della plastica e della gomma (+7,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente).