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Il Covid sdraia commercio e manifatturiero

I dati della Camera di commercio registrano 1.693 chiusure nel 2020, col -2,2% di esercizi commerciali attivi e il -1,8% di imprese manifatturiere

Fonte: Camera di Commercio Pistoia-Prato, Ufficio Studi

Commercio: -2,2% di esercizi attivi in un anno. Manifatturiero: -1,8% col picco del -10,2% di imprese di produzione di articoli in pelle e del -3,5% per le produzioni tessili. Agricoltura: -0,6%. Turismo e ristorazione: -0,5%. Imprese che hanno cessato l'attività: 1.693. Sono i dati sulla variazione di imprese attive in provincia di Pistoia elaborati dalla Camera di commercio di Pistoia e Prato per l'anno 2020 sul 2019, e segnano criticità importanti soprattutto per alcuni settori tra cui quello commerciale e manifatturiero, con la pelle a registrare un autentico tracollo.

Così incide il Covid-19, come evidenzia l'organismo camerale interprovinciale: "I numeri non mentono: nei territori di Pistoia e Prato l’emergenza sanitaria ha avuto un impatto drammatico sul tessuto imprenditoriale con pesanti ripercussioni", è l'analisi.

In provincia di Pistoia la variazione riscontrata nel 2020 nel numero di imprese attive è maggiormente negativa rispetto alla media interprovinciale e pari a -0,6%, non di molto inferiore a quella del 2019 rapportata al 2018 (-0,4%). E' nel dato disaggregato settoriale che si registrano le differenze più marcate. Le diminuzioni più consistenti nel numero di imprese attive si riscontrano nel settore del commercio, con una variazione pari a -2,2%, e nel settore manifatturiero (-1,8%). 

In particolare da evidenziare la diminuzione delle imprese attive legate alla fabbricazione di articoli in pelle (-10,2%) e delle industrie tessili (-3,5%). Ancora negativa la variazione nelle imprese agricole (-0,6%) e degli esercizi legati al turismo e ristorazione (-0,5%). Positivo invece l’andamento del settore delle costruzioni (+0,7%) e dei servizi, dove le imprese attive aumentano in media dello 0,6% con punte di crescita pari al +2,1% nei comparti legati all’informatica e alle telecomunicazioni.

Dal punto di osservazione della Camera di commercio di Pistoia e Prato, nell’anno appena trascorso le province di Pistoia e Prato perdono 3.917 imprese a fronte di 3.674 nuove iscrizioni e chiudono l’anno con un saldo negativo di -243 unità (-140 a Pistoia e -103 a Prato). E' il dato peggiore degli ultimi 10 anni. Nel 2019 il saldo era stato di +300 unità. L’andamento dei flussi di iscrizione e di cessazione rileva una situazione di stallo del sistema economico del territorio delle due province.

Gli effetti della pandemia, analizza l'ente, stanno determinando anche una forte contrazione in termini di contratti di avviamento al lavoro: 20.700 contratti in meno nelle due province di Prato e Pistoia tra gennaio e settembre 2020, in media -25,7% a Pistoia.

La preoccupazione è palpabile: “Il quadro che emerge dai dati riguardanti la demografia delle imprese - commenta la presidente della Camera di commercio Pistoia-Prato Dalila Mazzi - conferma le difficoltà con cui si sta misurando l’economia del territorio. E la situazione potrebbe peggiorare ancora. Un’idea definitiva delle reali conseguenze dell’epidemia sul tessuto imprenditoriale sarà possibile farsela nei prossimi mesi quando sull’economia si saranno manifestati tutti gli effetti diretti e indiretti della crisi sanitaria".