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L'agricoltura benedice la pioggia e teme il gelo

Dopo settimane senz'acqua vivaisti, agricoltori e allevatori tirano un sospiro di sollievo dopo lo stress generato nelle piante da siccità e vento

La pioggia consente di avviare le semine di girasoli e mais

L'agricoltura benedice la pioggia dopo settimane di siccità, e guarda con timore alle previsioni di brusco calo delle temperature. E' il crinale definito da Coldiretti Pistoia, i cui operatori tirano un sospiro di sollievo per l'acqua piovana che ora consentirà di avviare le semine primaverili di girasole e mais necessari all’alimentazione degli animali, spiegando che a beneficiare della pioggia saranno però anche le coltivazioni di grano seminate in autunno, ortaggi e frutta che hanno bisogno di acqua per crescere. 

E benefica è la pioggia anche per le piante ornamentali dei vivai pistoiesi, che venivano da un mese e più di vento di tramontana che ha ‘stressato’ le piante. La pioggia le umidifica e le riossigena. E naturalmente l’acqua è benefica anche per le piante appena messe a dimora.

"La pioggia – sottolinea la Coldiretti – è attesa per combattere la siccità nelle campagne ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti". 

Guardando avanti: "Si temono peraltro gli effetti del brusco abbassamento delle temperature che, se dovesse scendere sotto lo zero, provocherebbero danni irreparabili alle piante da frutto che si trovano in piena fioritura".