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Referendum, appello al rispetto del voto

Il Comitato per il Comune unico della montagna pistoiese analizza gli esiti della consultazione per la fusione di Abetone e Cutigliano

Ancora non si sa quale sarà lo scenario che nascerà dalla consultazione referendaria con cui i cittadini hanno espresso la propria posizione sull'eventuale fusione tra i due Comuni montani. Questo perché, se da un lato i numeri sono chiari, dall'altro è sulla loro interpretazione che ora si gioca la partita.

Il problema di fondo è la spaccatura che è emersa dal voto: a Cutigliano hanno vinto i sì con 91,7 per cento dei voti e all'Abetone i no con il 65,3 per cento. 

Mentre si dibatte, comunque, a esprimere la propria posizione è il Comitato per il Comune unico che, dopo la consultazione, si è riunito per fare il punto. Il presupposto del Comitato, come d'altra parte il nome spiega bene, è la "necessità per la nostra montagna di andare verso un unico grande Comune".

Nello specifico del referendum, poi, "il Comitato sottolinea il fatto che una partecipazione degli elettori complessivamente al di sopra del 50% rappresenta un risultato importante e segno di un forte interesse dei cittadini, nonostante una campagna di informazione non adeguata e più dettata dalle motivazioni politiche e dalle esigenze finanziarie comunali che non dalla messa in campo di un progetto strategico complessivo per il futuro".

Critica la posizione sulla "scelta sbagliata fatta dal Consiglio regionale, e contenuta nella legge, di incentivare anche le fusioni tra piccolissimi Comuni che seppure fusi non raggiungono neppure la soglia minima di 3mila abitanti, necessaria per non essere obbligati a conferire i servizi ad una Unione di Comuni".

Quindi la posizione sull'esito del voto: "Il popolo sovrano è stato chiamato a pronunciarsi e la volontà degli elettori va rispettata. Una volontà che non può però essere considerata come semplice sommatoria generale dei votanti complessivi dei due Comuni; perché se così fosse si tratterebbe di una annessione e non di una fusione. Cutigliano ha approvato a grande maggioranza la scelta di fusione, ma Abetone ha detto chiaramente no".

"Ora spetta al Consiglio Regionale decidere, ma una scelta forzata e non rispettosa del voto degli elettori di un Comune rispetto all’altro  farebbe cadere un’ombra pesante sui futuri referendum, determinando di fatto l’inutilità del voto degli elettori dei Comuni più piccoli, lasciando la scelta solo ai grandi Comuni".