Attualità

L'albergo 'diffuso' contro l'abbandono

A Cutigliano e Pian degli Ontani si cercano immobili adatti alla forma di accoglienza turistica che dia respiro all'indotto della montagna

Si tratta, spiega il sindaco di Cutigliano Tommaso Braccesi, di un “sistema originale di soggiorno e permanenza a contatto con i residenti che consente al turista di sentirsi accolto come ospite condividendo costumi, abitudini e ritmi della comunità locale”.

La formula prevede un’unica struttura ricettiva destinata ad accoglienza e servizi di uso comune, sistemata in un edificio principale, mentre camere e appartamenti sono ubicati in immobili diversi sempre all'interno del centro storico del paese. In questo modo, spiega il Comune di Cutigliano, si può contribuire a sbloccare l'occupazione e a valorizzare immobili inutilizzati. Effetti benefici ricadrebbero anche sul commercio e sull'artigianato tipici della montagna.

Da qui l'esigenza dell'amministrazione comunale di sondare il terreno con un questionario distribuito ai proprietari degli immobili. Il testo è disponibile anche sul sito internet del Comune www.comune.cutigliano.pt.it.

L'idea parte dal fatto che nei centri storici di Cutigliano e Pian degli Ontani già esistono, secondo la normativa regionale, i presupposti necessari per sviluppare forme di 'albergo diffuso'. L'obiettivo, quindi, ora è capire se ci sono proprietari di immobili, con caratteristiche idonee a essere destinati all’accoglienza turistica, disponibili a promuovere il progetto e a lavorare insieme per questa particolare forma di ospitalità.

“Anche nella lunga fascia dell’Appennino – aggiunge il sindaco – sono molte le piccole comunità locali spesso a rischio di abbandono che affidandosi alla formula dell’albergo diffuso hanno trovato ossigeno per rilanciarsi in un’economia che coinvolge non solo il turismo ma anche un tessuto economico più complessivo. Così come sono tanti, e spesso appartenenti a livelli economici medio-alti, i turisti, anche in campo internazionale, che scelgono formule di ospitalità diverse e integrative rispetto a quella del tradizionale albergo”.