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Fusioni, il Comitato chiede il rispetto del voto

In un post la richiesta che non siano cambiate le regole del gioco in corso d'opera per interpretare la volontà uscita dalle urne

L'intervento del Comitato promotore della fusione dei Comuni della montagna pistoiese arriva a pochi giorni dalla riunione della commissione che dovrebbe discutere in Regione l'esito del referendum dello scorso 30 novembre a Cutigliano e Abetone. A dare notizia dell'appuntamento in agenda è lo stesso Comitato. 

"Nei nostri precedenti incontri con vari organi regionali - spiega il Comitato - ci è sempre stato detto che il criterio assunto dal Consiglio regionale è stato quello che in caso di parere non favorevole da parte della popolazione di un comune la fusione non sarebbe stata approvata".

Ma, secondo il post, potrebbe emergere un nuovo orientamento. "Pare che la commissione debba pronunciarsi su un'ipotesi più o meno di questo tenore: quando la proposta di fusione sia venuta dai Consigli comunali interessati e quando la maggioranza complessiva dei votanti di tutti i comuni si sia promunciata per la fusione con una percentuale superiore al 60%, in questo caso il Consiglio regionale potrebbe approvare comunque la fusione"

Cosa che, alla luce dei risultati accadrebbe con il referendum tra Cutigliano e Abetone e che "porterebbe al risultato che sarebbe realizzata la fusione comunque anche con il voto contrario del 64% degli elettori di Abetone".

Idea che al Comitato non piace perché vorrebbe dire un "cambiamento delle regole del gioco" e equivarrebbe non più a una fusione ma a "una vera e propria annessione".