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Sanità, scatta la fusione delle Asl

Dal primo dell'anno partirà la riorganizzazione con la nuova Area Vasta Centro in cui confluirà anche l'azienda sanitaria pistoiese

Non si tratterà di una semplice somma numerica di servizi né ci saranno depotenziamenti. Piuttosto, si tratterà di una riorganizzazione e di una ottimizzazione. Lo spiega in una nota la Asl3.

Il nuovo assetto, nelle intenzioni dell'azienda, dovrà garantire omogenietà nell'erogazione dei servizi e uniformità di tutti i sistemi e i percorsi sanitari fino all’unificazione dei processi informatici e di acquisto.

Coinvolti un milione e mezzo di abitanti e 14.700 dipendenti, di cui oltre 2.700 tra medici, veterinari e dirigenti sanitari e oltre 7.000 tra infermieri, operatori sanitari e tecnici.

Rimanendo sui numeri, le 4 Aziende sanitarie portano in dote alla nuova ASL oltre 220 presidi territoriali e 13 ospedali, a cui vanno sommate le 16 Case di cura convenzionate.

La mobilità delle equipé mediche e l’applicazione del criterio della prossimità delle cure dovrà assicurare a tutti i cittadini, spiega la Asl, le medesime opportunità, indipendentemente dal territorio di residenza.

Intanto, le centrali operative 118 Empoli-Pistoia e Prato-Firenze, ricomprese nell’area vasta centro, sono due importanti esperienze già in atto.

All’appuntamento di costituzione della nuova Asl si è arrivati dopo un percorso durato mesi, nell’ambito del quale sono stati coinvolti gli operatori, gli amministratori locali dei 77 Comuni, i rappresentanti sindacali dei lavoratori per un confronto aperto e costruttivo. Un percorso che dopo il 1 gennaio proseguirà.