“Non siamo contrari alle fusioni dei Comuni - spiega Giurlani – tant’è che quelle realizzate in Toscana riguardano quasi tutte Comuni montani, ma siamo nettamente contrari sia a decisioni calate dall’alto come le proposte di legge nazionali che annullino le autonomie comunali, sia a decisioni che non tengano conto della volontà delle popolazioni, cioè leggi regionali, mentre chiediamo che la politica per la montagna, che rappresenta oltre il 50 % del territorio regionale e nazionale, torni ad essere una priorità dei governi nazionali e regionali”.
Questione che torna, dunque, nel giorno in cui si infiamma il dibattito sulla decisione adottata dal Consiglio regionale di procedere alla fusione di Abetone e Cutigliano sulla montagna pistoiese.
Per Giurlani, troppo poco si è insistito sui "costi sociali" che deriverebbero dal superamento dei piccoli Comuni, pur a fronte di eventuali vantaggi nella "qualità dei servizi" nel "risanamento dei conti pubblici".
Per questo Uncem Toscana annuncia un'assemblea che il 12 febbraio vedrà la partecipazione dei Comuni montani, rurali e minori della Toscana alla presenza dei sindaci. All’ordine del giorno, ovviamente, il tema delle fusioni dei Comuni e il ruolo delle istituzioni.