Attualità

Riforme, le aree montane sono un motore

Il presidente di Uncem Oreste Giurlani interviene dopo il convegno di Montecatini Terme in cui si è parlato di incentivi alle fusioni

Oreste Giurlani

Quello che è uscito dal seminario del Pd La fusione fa la forza che si è svolto nei giorni scorsi a Montecatini Terme, dedicato al riassetto degli enti locali, è emerso, che per la promozione delle fusioni tra Comuni sono in arrivo incentivi. 

In particolare, si legge in una nota dell'Uncem, entro il 2020, l'obiettivo è aver avere completato la fusione per quei Comuni sotto 5mila abitanti o sotto 3mila abitanti nel caso di territori montani

“La fusione dei Comuni - commenta Oreste Giurlani  - è possibile e auspicabile se risponde al senso di identità e comunità dei luoghi, in quanto determina, con la nascita di un nuovo soggetto istituzionale, la rimozione dell’esistente. Ma tale scelta appartiene in ogni caso alle legittime volontà dei singoli Comuni e cittadini. Diversi sono i modelli organizzativi e funzionali come le Unioni dei Comuni che si disciplinano per meglio esercitare i loro servizi e quelli delegati dalla Regione".

"Ciò che deve essere fatto da subito è sostenere le Unioni montane di Comuni per la tenuta del territorio e la tutela dei servizi al cittadino - prosegue Giurlani - Le sfide delle riforme strutturali del Paese si vincono puntando sulle zone interne, rurali, montane, sui piccoli Comuni, restituendo loro dignità, servizi, infrastrutture. Continuo a sostenere che le piccole realtà sono la vera ossatura del territorio che per loro caratteristica necessitano di interventi mirati differenziati rispetto a quelli delle aree metropolitane”.