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Fusioni, dibattito sempre più acceso

Quello che si svolgerà in montagna tra Abetone e Cutigliano sarà il primo referendum del 2015. Ecco lo stato dell'arte in Toscana

Mentre è iniziato il conto alla rovescia per il referendum che si svolgerà domani, domenica 29 e lunedì 30 novembre ad Abetone e Cutigliano, la questione delle fusioni si conferma sempre più al centro del l'agenda in materia di riassetto istituzionale. 

A livello regionale, fino ad oggi, alcuni referendum hanno registrato il consenso dei cittadini tant'è che dal 2012 i comuni di tutta la Toscana sono passati da 287 a 279. In alcuni caso la proposta è stata bocciata.

Questi i referendum precedenti.  Il primo referendum è stato quello del 6-7 maggio 2012 in Casentino, che ha coinvolto tredici diversi Comuni ma bocciato il comune unico. Il 21-22 aprile 2013 di referendum ce ne sono stati 4: negli otto comuni dell'Elba hanno vinto i "no", mentre si sono fusi Figline e Incisa, Castelfranco e Piandiscò, Fabbriche di Vallico e Vergemoli. Il 16 giugno 2013 è stata la volta di Castel San Niccolò e Montemignaio, dove i cittadini hanno detto che la fusione non era da farsi.


Altri otto referendum si sono svolti il 6-7 ottobre 2013. Nel pisano i cittadini di Peccioli e Capannoli bocciarono la fusione con Palaia, dove avevano prevalso i "sì", mentre sono diventati un comune unico Lari-Casciana Terme e Lorenza-Crespina. Via libera anche al nuovo comune di Pratovecchio Stia, mentre un "no" è stato registrato per Suvereto e Campiglia e per la proposta di un comune unico di Villafranca e Bagnone. Saltata anche la fusione tra Aulla e Podenzana e Borgo a Mozzano e Pescaglia. L'ultimo referendum si è svolto il 26-27 ottobre 2014, con la nascita dal nuovo comune di Sillano Giuncugnano.