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Lo sci vuole riaprire e punta al 18 gennaio

Federfuni che chiede regole certe e giudica insostenibile l'eventualità di un nuovo rinvio: "La montagna sta implodendo, abbiamo bisogno di lavorare"

"No ad ulteriori rinvii sulle aperture degli impianti sciistici": lo chiede il presidente di Federfuni Andrea Formento, che punta alla riapertura delle piste da sci il 18 gennaio prossimo. "Noi continuiamo a combattere affinché il 18 gennaio gli impianti sciistici possano finalmente riaprire - afferma - combattere per questo è il nostro dovere, un dovere che ci sentiamo addosso rispetto ai nostri dipendenti e a tutto l'indotto che ruota intorno a noi". 

"Per le nostre aziende - scrive Formento anche sui suoi canali social - è necessario far arrivare subito della liquidità nelle casse e farla arrivare anche alle aziende dell'indotto, dare lavoro ai nostri dipendenti che per noi sono fratelli, sorelle o figli, prima di dipendenti. La montagna italiana sta implodendo, abbiamo necessità di lavorare".

Federfuni non vede spazio per tenere gli impianti ancora chiusi: "Crediamo che dopo tre rinvii non ci siano più le condizioni, anche economiche, per poterne sostenere altri. Ma non ci sono nemmeno le condizioni sanitarie per rinviare l'apertura degli impianti - dichiara - perché la montagna ha una situazione tale da poter consentire le aperture in sicurezza". 

Formento sottolinea che "l'obiettivo primario è aprire il 18 gennaio con regole certe che prevedono code singole agli impianti, code singole alle biglietterie, limitazione al 50 per cento nelle cabinovie. Inoltre, stiamo lavorando anche sulla parte che riguarda i rifugi".