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Il vescovo al capezzale dello sci

"Stare vicini ai lavoratori del settore prima che sia troppo tardi" è l'appello che arriva da monsignor Tardelli, vicino agli operatori dell'Appennino

"Stare vicini ai lavoratori del settore prima che sia troppo tardi": con questo appello il vescovo di Pistoia monsignor Fausto Tardelli si pone al capezzale dello sci, vicino agli operatori dell'Appennino che non potranno riaprire gli impianti prima del 5 marzo. "Soluzione inevitabile - afferma il vescovo - ma adesso occorre restare a fianco degli operatori prima che sia troppo tardi". 

"Dobbiamo essere consapevoli che l'ordinanza del ministro per la salute Roberto Speranza andrà a mettere in ulteriore grave difficoltaà gli operatori del turismo della montagna - spiega il vescovo Tardelli in una nota -. Parliamo, oltre che dei gestori degli impianti, soprattutto di realtà familiari, piccole, che già da due anni non riescono a lavorare con continuità. Sappiamo tutti che queste misure sono necessarie. Dolorose, ma necessarie". 

"Al tempo stesso - prosegue - vogliamo essere vicini a tutte le famiglie e ai lavoratori della montagna. Anche se può essere poca cosa, la Chiesa conosce l'impegno e l'amore per il territorio di queste persone, che negli anni, non sempre supportati da politiche lungimiranti, hanno continuato ad investire sul territorio, nelle loro attività. Un territorio che rischia di non farcela senza gli adeguati sostegni".