Pur di ottenere una casa popolare più grande aveva attestato falsamente che il marito, deceduto da anni, era ancora in vita. Ma quando la domanda è finita sui tavoli dell'Unione dei Comuni montani dell'Appennino pistoiese i servizi sociali hanno trovato qualcosa che non li convinceva.
L'autocertificazione presentata dalla donna, 40 anni, la dipingeva inclusa in un nucleo familiare composto, oltre che da lei, anche dal figlio e dal marito che in paese però nessuno aveva mai visto. A quel punto, era marzo scorso, i carabinieri hanno voluto vederci chiaro. A quanto sapevano in caserma, la donna non era sposata.
I successivi accertamenti condotti sulla documentazione trasmessa dai servizi sociali hanno consentito di risalire alle generalità del presunto marito: si trattava di un signore deceduto oltre 7 anni prima. Una copia del certificato di morte ha dimostrato i fatti. La donna è stata denunciata in stato di libertà. L'alloggio popolare è sfumato, poiché l'Unione dei Comuni montani l'ha automaticamente esclusa dal bando di assegnazione.