Attualità

Allarme albergatori per la stagione che non c'è

Il settore chiede misure strutturali di filiera a ogni livello contro la crisi imposta dalla pandemia di cui è impossibile prevedere la fine

“Per salvare il turismo servono interventi finanziari di lungo termine e investimenti strutturali. Basta con i cosiddetti ‘ristori’ che non sono affatto sufficienti a colmare le perdite del settore e mettere in sicurezza le sue attività": è il parere di Federalberghi Confcommercio della provincia di Pistoia, la federazione che rappresenta le attività turistico-ricettive anche della Montagna Pistoiese.

E proprio la montagna è tra le principali preoccupazioni della categoria che invoca "più attenzione, sia a livello locale, sia sul piano nazionale”. "Il fermo agli impianti sciistici che potrebbero non vedere mai l’apertura per il 2021 - scrive Federalberghi in una nota - ha mandato in fumo la stagione invernale sulla Montagna, coinvolgendo l’intera filiera e andando a colpire un territorio non privo di criticità".

Se è vero, infatti, che la riscoperta degli spazi all’aperto e del turismo ambientale darà una spinta alla ripartenza dell’intero comparto, riflettono i rappresentanti degli albergatori, dall’altra parte la costante incertezza sui tempi e la scarsità di risorse messe a disposizione crea smarrimento in tutto il comparto turistico.

Il comparto chiede misure strutturali di lungo periodo: "Servono interventi governativi che incentivino concretamente la riqualificazione delle strutture turistico ricettive - incalza la presidente provinciale di Federalberghi Pistoia Veronica Bozzi - e servono anche misure locali per l’abbattimento o la sospensione delle imposte locali come la tassa per lo smaltimento dei rifiuti e anche la tassa di soggiorno. Su questo punto abbiamo chiesto e chiediamo tuttora un concreto segnale di sostegno da parte delle amministrazioni".