Attualità

Neve, sospendere rate e tributi

In attesa dello stato di calamità Confcommercio e Apam chiedono misure a favore del sistema imprenditoriale colpito dalla crisi

Qualche boccata di ossigeno è arrivata, ma non basta a fermare la crisi del sistema neve. Una crisi dettata da un inverno anomalo che ha segnato una stagione già bollata dagli operatori, ma anche dagli utenti, come da dimenticare. Sulla questione intervengono di nuovo Confcommercio Pistoia e Consorzio Turistico Apam.

"Prendiamo atto con piacere del contributo regionale assegnato per gli impianti di risalita e il sistema del bianco, ma serve più attenzione verso tutto il tessuto imprenditoriale locale - spiega Tiziano Tempestini, direttore di Confcommercio Pistoia e Prato – In attesa del provvedimento governativo di dichiarazione dello stato di calamità e visti i gravi problemi di liquidità finanziaria che attanagliano le imprese, rivolgiamo un appello ai comuni e agli enti locali per una proroga dei termini di pagamento dei tributi previsti e a tutte le banche che operano sul territorio per una immediata sospensione delle rate sulle esposizioni finanziarie in atto”

“La situazione della Montagna Pistoiese è messa alle corde da una stagione invernale assolutamente anomala che sta mettendo in ginocchio tutta l’economia di un territorio, la quale si basa oramai quasi esclusivamente sul turismo – dichiara Rolando Galli, presidente del Consorzio Turistico APM – Sono oltre 2.000 gli addetti dei settori degli impianti sciistici, alberghiero ed extralberghiero, della ristorazione, del commercio e dei servizi coinvolti dalla mancanza di neve. Gli addetti agli impianti e alle piste si sono adoperati per cercare di salvare il possibile anche sopportando costi spropositati sulla base dei ricavi attesi. Purtroppo però la situazione è drammatica e ormai la maggior parte della stagione invernale risulta compromessa".

"Siamo in attesa – aggiunge Galli – di una convocazione da parte della Regione che nell’incontro del 25 gennaio scorso aveva manifestato l’intenzione di aprire un tavolo tecnico per definire strategie e azioni atte a rendere più accessibile e attrattiva la Montagna anche con offerte turistiche alternative allo sci”.