Attualità

Allarme rosso sul formaggio straniero

Coldiretti Pistoia mette in guardia sull'invasione dei prodotti spacciati come italiani. Le aziende di montagna rischiano di essere penalizzate

C'è anche il formaggio straniero che si spaccia per italiano oltre ai pomodori e all'olio esteri. L'allarme arriva da Coldiretti Pistoia che si prepara a partecipare alla manifestazione degli allevatori a Udine. Luogo non casuale, visto che si tratta di una delle delle porte di accesso in Italia di centinaia di milioni di chili di latte straniero, anche trasformati o sotto forma di semilavorati.

Il problema sta nella difficoltà di risalire alla provenienza del formaggio con conseguenze che possono essere spiegate con la semplice aritmetica. Alla fine il risultato spesso è che il prezzo per il latte riconosciuto agli allevatori è basso e questo impedisce loro di rientrare nei costi.

“Per continuare a mangiare i nostri formaggi della montagna pistoiese -spiega Paolo Giorgi, presidente dell'associazione provinciale degli allevatori di Pistoia- dobbiamo rendere redditizi i nostri allevamenti, innovando e lottando contro la concorrenza sleale di produzioni italiane solo sulla carta, che ingannano il consumatore e non di rado sono di qualità discutibile”.